domenica 24 luglio 2011

IL SUO OCEANO

Oggi ci sarà un ospite sul blog.
Scriverà di una giornata al Faro, uno splendido posto isolato che concentra un parco meraviglioso tramite il quale si accede ad un faro che dà sull'Oceano a 360° il quale porta a sua volta ad una lingua di spiaggia silenziosa e abbandonata.
Stupendo ed emozionante...

















E’ la prima volta che scrivo nel blog di mia moglie,

non perché non avevo voglia di scrivere o perché lei non voleva, semplicemente perché non mi ero ancora ritrovato in questa veste di lavoratore in Australia.

Di solito sono sempre venuto come turista, molto fai da te ovviamente.

Insomma oggi scrivo perché voglio condividere la mia gioia nell’avere ritrovato, dopo circa due mesi e mezzo di lavoro e con la prospettiva di rientro a breve termine, la mia Australia o meglio una parte di quella Australia di cui tanti anni fa mi sono innamorato. Ho detto una parte perché ovviamente per chi mi conosce la vera Australia che Amo è su su su e ancora più su fino ad arrivare nel famigerato Northern Territory. Bhè in ogni modo ieri mattina ci siamo avviati per andare a fare un giro al faro che abbiamo sempre visto da casa nostra. Non ci era ancora capitata l’occasione di visitarlo e visto che in questi giorni si sta valutando se rientrare in Italia o meno, per sicurezza ci siamo andati prima che fosse troppo tardi.

Non è un granchè il faro in sé, ma i fari (Lighthouse) hanno sempre il loro fascino.

Insomma ci siamo inoltrati e prima di tutto ci siamo diretti nel versante verso Mooloolaba dove viviamo per vedere una panoramica della costa dove abbiamo vissuto per qualche mese. Si proprio lì dove ci sono i grattacieli ….sembrano di più da lontano.


Noi viviamo lì più o meno nel mezzo dell’orizzonte, nell’unico punto dove non ci sono palazzi.

Comunque…cammina cammina attorno al faro avanti e indietro per seguire Mattia, il padrone della famiglia, arriviamo nel lato opposto ai grattacieli e boom…

l’ ho riconosciuta subito! E’ lei penso tra me e me. Me la indica anche Mattia. Possibile che a un chilometro in linea d’aria da casa si nascondesse la mia Australia e io non l’avevo ancora incontrata? Pazzesco!!! Come dice il mio Amore.


Spiaggia infinita, verde alle spalle e oceano di fronte… L’Oceano mi attrae un sacco anche se nello stesso tempo mi spaventa. Ma sta di fatto che mi sento a casa, mi sento in pace con me stesso, mi scivola via la tensione del duro lavoro di questi due mesi. Gli vado subito incontro lasciandomi Alice e Mattia alle spalle, che sostano sopra un masso a mangiare la banana..Mattia,

e mi fermo qualche minuto solo io e lui… comunichiamo… ci scambiamo pensieri…Ne avevo proprio bisogno.


Raggiungo Mattia e Alice e prendo su Mattia, lasciamo la mamma al suo meritato riposo, dico a Mattia. Vieni con me che ti presento all’Oceano.

E andiamo sugli scogli dove sopra c’è il pescatore.

Guarda Matty che bello che è… ma sta attento che qui è pericoloso. Dai facciamoci delle foto così quando sarai grande ti ricorderai di lui. Scatta scatta scatta…

Oh Matty occhio che ci sono le onde che sbattono sugli scogli. Veh veh come è grande quella che sta arrivando, veh questa è ancora più grande…miii mi sembra un po’ troppo grande ….scatto….

… o Matty… attento attento…via via che questa ci investeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!

Patapom…investiti di brutto e io finisco sulle rocce…panacca pazzesca con le ginocchia per riuscire a prendere Mattia in braccio ed evitare che venisse travolto dall’acqua. Non preoccupatevi non era così alta l’onda però aveva la sua forza. Quella sopra è lei un secondo prima e quello sotto è il mio ginocchio un secondo dopo…BELA FaDIGA…con la panacca che ho dato sono andato magari bene…

Erano anni che non mi sbucciavo le ginocchia, mi sà da quando ero bambino.

Comunque…sicuramente me l’ha fatta pagare, l’oceano, perché non lo ero ancora andato a trovare dopo quasi tre mesi di permanenza in Australia.

Mattia si è un po’ spaventato perché si è bagnato dalla testa ai piedi e fortuna che la mamma non ha visto nulla perché altrimenti le prendavamo di brutto… ma lei si stava riposando...

Bhon ora son stanco e vado a letto…


Grazie del racconto.

Love.


--photo by Fiorino Fiorini--

2 commenti:

Anonimo ha detto...

SIETE STUPENDI!! Mi disapiace per il ginocchio.... Ma forse ne è valsa la pena!!!
Demiranis

Monia Danesi ha detto...

commoSSa.... questo racconto è ricco di energia e amore....

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