martedì 20 marzo 2012

ROMA con Fabri Fibra..ma anche gli Europe.





Per l'ennesima volta questa week end eravamo a lavorare a Roma.
Mi piace Roma, incontro mille razze e culture diverse tutte sulle stesse scale mobili, vicine, che si sfiorano.
Sento parlare inglese, spagnolo, portoghese, tedesco, russo, italiano e mi piace.
Butto gli occhi dentro a occhi neri, occhi a mandorla, occhi chiari, occhi strabici, occhi chiusi e mi piace.
Dove abito io non è possibile fare amicizia con una donna di colore, non è che non ci sono, non si fanno vedere e più che altro non parlano con nessuno se non con le loro simili;
a Roma sono talmente tante che non sarebbe difficile.

(Ma pensando poi sempre al futuro multietnico che vivrà mio figlio: sono solo io che desidererei che Mattia fosse in un asilo misto, ma talmente misto che riuscirebbe a conoscere tante storie diverse dalla sua tradizione?
Perchè tutte le mamme che mi parlano vogliono che il loro figlio stia solo con gli italiani ?)

Il lavoro di domenica è stato molto lungo ed essendo non proprio romantico e pieno di creatività, ma meccanico e noioso (15000 persone che corrono son antipatiche_ma sai cosa? i primi 50 son sempre uomini di colore e io son troppo felice, loro son più forti ma mica di poco, quando corrono son belli, anche al 42° km dove ero io a fotografare, i bianchi sembra che si smontino, che siano mongolini, che gli stia per prendere un infarto da un momento all'altro_) mi sono permessa di cantare e ascoltare tutti i testi delle canzoni che metteva quello svitato col cappellino (dicesi dj col computer!) che mi stava a 5 metri di distanza.

Ad un certo punto mi si è piazzata davanti a tutto volume la canzone degli Europe "The final countdown"... son tornata ai flash delle elementari con la mia amica Chiara quando cantavamo questa canzone a squarciagola, quanto ci piaceva e quanto mi piace ancora adesso.
Nel momento in cui parte quella schitarrata pazzesca ho smesso di scattare fotografie, dai, mi è partita la testa e ho chiuso gli occhi.stupenda.

Poi mi si sbriciolano le orecchie quando arriva Fabri Fibra che mi canta Rap Futuristico (a bi ) Rap Futuristico ( a bi a Bi a bi), che poi lui lo sà che non è una cima di testo sta canzone, ma lui è Fibra e automaticamente farà tanti soldini, mica scemo. Gli scemi siamo noi. Le pecore siamo noi. 




Mi piace questo lavoro perchè viaggio, non posso stare senza, viaggiamo ogni week end e mi sento bene, il gruppo di persone è bizzarro e questo mi piace, non condivido veramente nulla con loro quindi mi interessa sentire i loro ragionamenti.

Fino a che non partiremo la storia sarà questa.

1 commento:

valentina renzi ha detto...

e sì..anche per me erano gli anni delle elementari quando gli Europe spopolavano con The Final Countdown: poche note e molto orecchiabili..c'era un mio compagno di classe che la cantava sempre perchè a casa suo fratello era un fan del gruppo!io invece preferivo ballare con le canzoni di Madonna (es. La isla bonita, true blu baby i love you)
le mie nipotine ascoltano con me Elisa, Arisa, De Andrè, Gianna Nannini..alla Maddi piace De Andrè e alla piccola francy -come dice lei- il rock!e tutte e due a scuola e all'asilo stanno insieme a bimbi nati in italia ma da genitori stranieri...com'è naturale e fisiologico in una società che vuole favorire l'integrazione.

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