domenica 30 ottobre 2011

CASSAINTEGRATO MEZZO SALVATO



Si è inaugurata venerdì sera, a Bologna, la collettiva di cui faccio parte, del laboratorio che abbiamo seguito con Sandro Iovine, il direttore de "Il Fotografo".
Il mio progetto riguarda la situazione dei Cassaintegrati oggi.
Ho fatto loro alcune domande
( come sono venuti a saperlo?le loro prime sensazioni?come sono corsi ai ripari?)
poi ho chiesto di scrivere su una lavagna una breve frase riguardante la loro situazione e infine ho scattato loro un ritratto.
Ovviamente il lavoro è Work in Progress...





..le mie torte son state slampate in 10 minuti.
..magari devo lasciar stare la fotografia per la pasticceria?
:)

sabato 29 ottobre 2011

ORE 4:59 ForlìMilano

Alle 4 è suonata la sveglia, che poi è un telefono, dico io, nessuno fa più il suo dovere, mò il computer ti fa telefonare, il telefono ti fa fare le foto, la macchina fotografica ti fa fare i video..dico io, che confusione, sarà perchè progrediamo?

E' suonata alle 4, dicevo, e in men che non si dica sono pronta di tutto punto.

Entro in macchina.
La mia auto.
E' proprio lo specchio di noi stessi l'auto.
La mia è una roba irriconoscibile.
E' una roba pazzesca.

Mica mi vergogno se a vederla da fuori si pensa che io sia un senegalese incasinato, anzi.
Ma è così, basta che la mia auto si accenda e mi porti dove mi deve portare, a me va bene.

Insomma arrivo alla stazione di Forlì, di mattina prestissimo e salgo sul treno buio e pieno di gente che russa. Nella mia cuccetta c'è aria viziata, ma non mi dà fastidio e infatti tempo 10 minuti e dormo anche troppo, mi si apre la bocca e mi sveglio per tenere un contegno che poi non interessa a nessuno perchè 1.è buio, 2.dormono tutti.

Ancora non penso a quello che andrò a fare a Milano, il famoso colloquio.
Che per il colloquio vai anche a Londra o chissà dove.
Ma mica per lavoro, no, per un importante Borsa di studio per un master di fotografia.
quindi chissà quanto tempo ci è voluto per sistemare il portfolio da far visionare.
Peccato che sia rimasto a casa al caldo, al buio.

Dico io, ma ogni tanto mi stupisco ancor di più di quanto mi stupisco di me stessa.
Si vede che, chissà, con tutto quello che ho in mente forse, non era poi quello che volevo vincere questa borsa di studio.boh.
Fatto sta che quando è il mio turno racconto il mio portfolio e i miei progetti fotografici senza far vedere nemmeno una foto...ma che susina che sono.
Comunque la coordinatrice era incuriosita dai miei progetti, le manderò qualche scatto e in bocca al lupo a me....ma anche no.....


venerdì 28 ottobre 2011

BADI! e muovi quel culetto.

BADIIII
BADIII! lallalalaallla!

...se incontri Diabolik che sta "cantando" questo ritornello preparati a fare fatica..
è rimasto ben sorpreso e illuminato da "Braziiiill lalalalalalllaaaa" la canzone del carnevale brasiliano.. quando gli viene lo schiribizzo prende tutti, li mette al centro della sala e comincia a correre come un pazzo scatenato.
E ovviamente anche tu devi muovere il culetto e battere le mani..insomma un delirio in atto.

Ma com'è simpatico adesso questo cosino piccolo che ha quasi due anni :)

venerdì 21 ottobre 2011

BISCOTTI CHE PASSIONE:)

Biscotti facili facili decorati con colore naturale.






La ricetta è la stessa di quella della crostata.

Quindi:

300 gr. farina
100 gr. zucchero
100 gr. burro
2 uova
1/2 busta di lievito

Mixa il tutto sul tagliere, oppure in una terrina e poi sul tagliere per amalgamare e darci di polso con energia per una decina di minuti buoni.
Tira fuori il mattarello dalla dispensa e spiana un bel cerchietto di pasta e comincia a creare le formine che ti pare...se non hai delle formine da biscotti non aver paura :) usa un bicchiere e al massimo, se il suo diametro è troppo grande, taglierai poi a metà il disco di pasta.
Lo spessore lo decidi tu, se li farai sottili saranno più croccanti, se li farai più grossi saranno più soffici. Bene. interessante.
Quando li hai posizionati sulla carta da forno sulla teglia da forno,
sei pronta/o per infornarli a 180 gradi per 15 minuti.
Ora puoi decidere se metterci sopra i "Bilini", cioè gli zuccherini bianchi e colorati, oppure decorarli dopo la cottura con i pennarelli alimentari.

Divertiti.


domenica 2 ottobre 2011

Ah la vita.

Tutti, dico tutti nella vita dovrebbero meritarsi di stare nel posto in cui sono io ora con la mia famiglia, anche solo per un week end, ma tutti dovrebbero provare a viversi questo posticino.

In un angolo di Toscana, immersi nel verde, con un caffè fumante vicino, seduti in un tavolino tondo color mattone.

Siamo a Casa Palmira, di nuovo, e questo mi rilassa anche solo a pensarlo.

Dopo l’esperienza Australiana siamo tornati a salutare i nostri zii stupendi.

Loro capiscono.

Loro ci capiscono.

Mentre gli altri giocano e corrono nei prati infiniti di questa collina meravigliosa, io voglio fermare con le parole i giorni appena trascorsi perché sono stati emozionanti e molto importanti.

Cos’ ho fatto io per meritarmi gli amici che ho?

…sembra l’ inizio di un insulto, invece voglio dire: cos’ho fatto di buono per meritarmi le persone stupende e cariche di voglia di vivere che mi circondano?

A loro piace la vita, si rendono conto che la vita è adesso, lo sanno che non si può solo pensare e sognare ad occhi aperti, bisogna agire, sennò ti giochi l’ esistenza.

Da un paio di giorni sono diventata coinquilina di un gruppo di artisti (tre pittori, una musicista) che si rifugiano in un posto magico a concentrare la loro arte.

Un nido, un nascondiglio, dove buttare tutte le energie per lavorare ai propri progetti.

Nei miei pensieri c’è sempre stato questo rifugio, ora è diventato realtà.

E’ meraviglioso, è in un luogo storico-artistico molto interessante e ne vado fiera.

Non vedo l’ora di mettermi all’ opera per adeguare la casa

( o meglio la stanza, visto che non ci sono solo io) a mio piacere.

Tutto è cominciato frequentando un mio caro amico pittore, il suo studio, il suo mondo meraviglioso, i suoi soggetti offuscati e affusolati.

Faustino ti lascia libero di interpretare le sue opere, la sua arte ti lascia libero.

La sua semplicità e quella delle persone che ho conosciuto è la cosa che più conta.


LA musicista ha un sorriso che arriva alle orecchie.

Gli occhi verdi si chiedono come sarà la nuova coinquilina.

La musicista ha i capelli raccolti in un piccolo concio sistemato sull’ orecchio sinistro.

Vuole andare in Tibet, entro un anno.

Ti capisco benissimo, dico, ti capisco molto bene.

Raccontiamo dei nostri futuri progetti ma godiamo il momento di questo nuovo incontro e del nido che condivideremo.

C’è anche una terrazza enorme, ci sono piante fiorite che danno veramente gioia. Meglio di così non potevo trovare.

Brindiamo a questa nuova avventura.

Brindano, io faccio cin cin con un pezzo di pasta alla marmellata.

E’ nota la mia avversione all’ alcol e al vino e compagnia bella.

Ma va bene, l’ importante è star bene.

Ho fatto le tagliatelle verdi, dice Faustino, le ho fatte io, possiamo condirle con un po’ di pomodorini freschi del nostro orto, perché abbiamo anche un orticello,

Alice, lo sai?

Sei contenta?

Meglio di così…….



Questo mio incontro “fatale” e carico di energia lo dedico ad una famiglia di pazzoidi emigranti, carissimi amici, che condividono con noi la necessità di partire e scoprire questo nostro mondo, che non può essere ignorato e non vissuto, condividiamo l’ urgenza di vivere altri luoghi, perché stare sempre nello stesso posto è un po’ uno spreco per tutto il bello che c’è da vedere e vivere.

In bocca al lupo M&R&M, ragazzi, state facendo il passo migliore per voi e la vostra piccola bimba (fortuna che sono arrivati questi piccoli tornado nelle nostre vite,

ci danno ancor più energie, siete d’ accordo?)

Vi abbracciamo fortissimo.

Mentre scrivo, qui nel cortile di Casa Palmira, il mio Diabolik sta raccogliendo l’ uva fragola, la sta assaggiando con grazia dicendo ad ogni acino “mmmhhhh”, forse ne sta assaggiando un pò troppa… confido nella sua pancia forte…!